Libri e Pubblicazioni
Da: “Medicina osteopatica, sistemi neuroendocrino, gastroenterico e neuroscienze” di Roberto Pagliaro D.O. MROI, Ed. EDRA-Masson 2021

Le forze biologiche e biodinamiche alla base dell’omeostasi e dell’allostasi organica sono esercitate da due grandi sistemi, il neurovegetativo e il neuroendocrino, che incidono sull’equilibrio del sistema immunitario e assieme costituiscono un’unità funzionale unica e complessa.
Nel testo viene sviluppata la filosofia osteopatica sulla base delle recenti ricerche relative ai network corticali, alla barriera ematoencefalica, al sistema glinfatico, al sistema linfatico meningeo e ai ritmi intrinseci a livello liquidiano e fluidico, e vengono evoluti i concetti di interocezione e sensitizzazione importanti nell’osteopatia in campo viscerale e craniale.
La relazione bilaterale quale fattore patogenico tra la disfunzione osteopatica, la via neuro-ormonale, il sistema antinfiammatorio colinergico, la comunicazione neuro-immunitaria e l’infiammazione neurogenica è di estrema importanza da un punto di vista clinico e terapeutico, con implicazioni dirette sulla matrice extra-cellulare, il sistema connettivo, il neuroendocrino e l’autonomico. Sono approfonditi l’approccio osteopatico a livello endocrino, enterico e gonadico attraverso il sistema vascolare e le tecniche specifiche di organo, mettendo in risalto la relazione funzionale tra la sfera viscerale, il microbiota e le malattie sistemiche internistiche, cardiopolmonari, neurologiche e cognitivo-comportamentali.
Gli operatori potranno pertanto modulare e diversificare il loro approccio terapeutico sulla base di nuove informazioni riguardanti le neuroscienze, i sistemi neurovegetativo e neuroendocrino. Il riequilibrio di tali sistemi diverrà l’informazione fondamentale per l’organismo affinché si ristabilisca la capacità di prevenzione e conservazione della salute e della vita stessa.
Da: “Osteopatia viscerale. Il sistema pneumofonatorio e cardiovascolare.” di Roberto Pagliaro D.O. MROI, Ed. EDRA/Elsevier 2018

La medicina osteopatica dona al terapeuta la grande capacità di vedere e osservare l’organismo nella sua globalità, l’insieme dell’individuo, centrando il suo intervento terapeutico sull’equilibrio e lo scambio tra sistemi biologici. Come avviene nella medicina internistica e integrata, e seguendo i concetti della psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI), allontanandosi dall’idea di una medicina esclusivamente specialistica e settoriale, al giorno d’oggi ci si avvicina sempre più alla nozione di una medicina globale, ecologica, sociale, centrata sulla salute e non sulla malattia, sulla persona e non sull’organo.
Come ho ribadito molte volte, non esiste un’osteopatia strutturale, viscerale o cranio-sacrale. Questa nozione è nata per fini puramente didattici o, purtroppo, meramente commerciali, mentre l’osteopatia rimane ancora la scienza dell’uomo e della salute nella sua interezza. Spero per questo che il libro non sia interpretato unicamente come specialistico, ma sia inserito in un quadro più ampio dove il sistema pneumofonatorio e il cardiovascolare possano essere esaminati e trattati perché “primari” per la malattia, se il trattamento è squisitamente sintomatico, o “primari” per l’organismo, se viene individuato il “terreno organico”, nella sua unicità e interezza, quale meta del nostro intervento. E in questo periodo, soprattutto in campo cardiovascolare, il trattamento dell’uomo, nella sua interezza, sembra essere la chiave di volta per la cura e la prevenzione della stessa patologia.
In ambito specialistico, la medicina osteopatica non tratta una specifica patologia foniatrica, polmonare o cardiocircolatoria, ma può trattare i problemi funzionali associati al sistema cardiovascolare, cardiopolmonare e pneumofonatorio, contribuendo al miglioramento della funzionalità di organo e dello stato generale del paziente, collaborando in maniera attiva con l’équipe, medica e riabilitativa, che si occupa della cura e del trattamento delle patologie cardiopolmonari e otorinolaringoiatriche.
Alcuni sintomi come i dolori riferiti al rachide cervicale, al rachide dorsale, al torace, le cefalee, l’emicrania, il dizziness, il deficit di attenzione, o alcuni disturbi di natura spiccatamente gastroenterica possono derivare da una disfunzione del sistema cardiopolmonare o da quelli ad esso funzionalmente collegati, come il sistema renale, endocrino o immunitario.
Oltre al quadro sintomatico diretto, il trattamento del sistema cardiopolmonare trova un estremo interesse per tutte le problematiche ascendenti e discendenti a esso collegate, che si possono esprimere grazie a una sintomatologia a distanza o a problemi a volte definiti erroneamente “posturali”.
Il sistema cardiopolmonare trova la sua ragione d’essere nel trattamento osteopatico della sfera vascolare, quale rete profonda di connessione mesenchimale, biochimica ed elettromagnetica tra sistemi organici, vero network tra il sistema muscolo-scheletrico, viscerale, cranio-sacrale, immunitario, endocrino ed emozionale.
Grazie al trattamento manuale delle zone della laringe, dei polmoni e del cuore ci si avvicina così ai livelli più profondi del nostro essere.
Instaurando la libera circolazione fluidica ed energetica nell’organismo, si mantiene il corretto apporto metabolico ai tessuti, la corretta relazione tra ogni componente del nostro essere, fisica e psicoemozionale, base fondamentale per la relazione con noi stessi, il mondo esterno e la società.
L’intervento osteopatico, liberando il paziente dalle tensioni tessutali a diversi livelli, coadiuva il trattamento di quei pazienti cardiopatici o cardiopolmonari per i quali, in esiti di chirurgia specialistica o patologia grave conclamata, si richiede un intervento medico, riabilitativo, psicologico o, nello specifico, psicocardiologico adeguato, poiché è risaputo che gli eventi stressogeni aumentano gli input informazionali negativi, a livello neuroendocrino e immunitario, con un’azione nefasta sul sistema cardiovascolare.
L’osteopatia a livello viscerale, e nello specifico distretto cardio-polmonare, è da ritenersi complementare a quell’importantissima disciplina che è la cardiologia
integrata e la psicocardiologia, ovvero quell’insieme di attività anche di natura psicoterapeutica che riguardano la prevenzione, la diagnosi, la cura e la riabilitazione di pazienti che presentano una cardiopatia o il rischio dello sviluppo di una patologia cardiaca.
https://www.edizioniedra.it/Osteopatia_viscerale_sistema_pneumofonatorio_e_cardiopolmonare.aspx
Da: “L' approccio osteopatico al sistema gastrointestinale. Principi di osteopatia informazionale.” di Roberto Pagliaro D.O. MROI, Ed. G.MA. Servizi Editoriali 2016

Oggigiorno l’importanza primaria della membrana cellulare e della matrice extracellulare, in tutti gli scambi informazionali a livello tessutale tra i diversi sistemi corporei, è ben conosciuta. Che queste interazioni avvengano biomeccanicamente, chimicamente, per via bioelettrica o elettromagnetica, l’informazione utilizza il supporto che in maggior misura troviamo distribuito nel nostro organismo… l’acqua!
Il campo elettromagnetico dell’acqua forma la matrice della vita, e qualunque medicina informazionale che agisca sulla fisica dell’acqua ha la capacità di guidare la dinamica informazionale tra le molecole, le cellule, l’organismo e il mondo circostante. E se è vero che la caratteristica degli esseri viventi è quella di essere inseriti nel mondo e avere la capacità di adattarsi a esso, modulando la fisica dell’acqua abbiamo la capacità di indurre dei cambiamenti nella dinamica degli scambi informazionali.
Lo stato liquido dell’acqua, plastico e mobile, permette allo stesso tempo di «ricordare», di avere memoria dell’informazione transitata, dei suoi passaggi di stato, e di assorbire facilmente le vibrazioni di cui s’impregna essendo sempre in oscillazione ritmica e continua.
Quello che succede in un corso d’acqua, che attraverso tempi e luoghi si colora delle tante vibrazioni comunicategli dal terreno che incontra, succede anche nella piccola dimensione del corpo umano, in modo particolare a livello viscerale. Al suo interno i fluidi scorrono cambiando continuamente vibrazione e, in funzione del tessuto che irrora, si tinge di colori, di suoni diversi. Questi colori, questi suoni, sono le vibrazioni degli ioni, degli elementi che muovono i potenziali di membrana attivando l’osmosi, lo scambio, il passaggio di quella forza vitale che si esprime infine nell’elettromagnetismo, base della vita animale e dello scambio informazionale tra organismi.
Quando si parla dell’energia dell’acqua si intende il suo potere di vibrazione, quella vibrazione che va a colloquiare con tutte le dimensioni del nostro essere, dalla cellula, all’organo, dai sistemi organici ai sistemi energetici.
Se s’induce una vibrazione positiva, le cellule in stato di non positività, o in stato disfunzionale, cominciano, per risonanza, a vibrare positivamente.
Quando insorge, la malattia c’è all’origine una vibrazione non positiva che allontana la risonanza, l’omeostasi, la salute e la comunicazione tra le cellule.
Se abbiamo la capacità di introdurre una vibrazione positiva, di benessere, questa riporta l’organismo all’equilibrio e alla salute.
Questa è l’Osteopatia! Null’altro…
L’Osteopatia è colloquiare con i tessuti, con i liquidi del corpo, ricercare la corretta risonanza con la salute, e permettere al tessuto, all’organo, al corpo, di vibrare con essa. Quando ci si allontana da quest’oscillazione, ci si allontana dall’omeostasi, dalla salute, avvicinandosi alla malattia, attraversando la disfunzione.
Il corpo vibra e respira. E’ impregnato di vita, ne è inondato attraverso un flusso d’energia vitale invisibile e sottile.
La cosa più affascinante per noi Osteopati è poter sentire, percepire questa forza vitale, nei tessuti, nei liquidi, nel vuoto tra gli stessi, e permetterle di esprimersi in tutta la sua potenza.
L’Osteopata ha la grande possibilità di permettere alle forze terapeutiche intrinseche di esprimersi, delicatamente, naturalmente, restituendo quell’equilibrio e quella risonanza ad un organismo che momentaneamente le ha perse, perché salute significa vibrare all’unisono o risuonare armonicamente, nel corpo e nella mente. Il libro, dopo aver esposto le basi anatomofisiologiche di ogni organo, sviluppa il trattamento osteopatico di ogni organo e viscere, sul sistema parietale di sostegno e stabilizzazione, la mobilità, la motilità, ed il controllo vaso- e visceromotorio del sistema nervoso vegetativo.
Da: “L’OSTEOPATIA IN CAMPO VISCERALE: L’ADDOME” di Roberto Pagliaro D.O. MROI

“E’ un onore per me presentare questo libro sull’osteopatia viscerale ed è anche una responsabilità nei confronti di Roberto Pagliaro. Responsabilità altresì di garantire ciò che l’autore ha espresso.
Lo faccio molto volentieri, conoscendo perfettamente questo osteopata, il suo percorso, la sua integrità intellettuale, e la sua grande competenza professionale.
Molto spesso si potrebbe rimproverare agli osteopati di scambiare i loro desideri per delle realtà. Non è questo il caso. Si tratta di un’opera pratica, molto razionale, che ha lo scopo di fornire i fondamenti anatomici, fisiologici e manuali, di riferimento a tutti coloro che praticano l’osteopatia.
Sebbene si tratti di un libro d’osteopatia viscerale, esso può inserirsi in un contesto più vasto. La parte viscerale del paziente infatti, non rappresenta che uno degli aspetti possibili di una patologia in corso.
Di fatto non esiste un’osteopatia strutturale, fasciale, viscerale o cranica. Così come il paziente è un tutto, allo stesso modo lo è la nostra arte, che aspira a concepire la malattia non in quanto tale, ma inserita nella globalità del paziente.
In Italia, pochi lavori in questo campo hanno visto sinora la luce.
In Europa, insegnanti e studenti si rifanno a quei pochi riferimenti bibliografici in circolazione. E la maggior parte delle volte quegli autori fanno riferimento al loro sentito, al loro vissuto, alla loro esperienza pratica.
Tuttavia, può l’esperienza individuale rappresentare un caposaldo valido per tutti?
Basandosi su un’anatomia universalmente comune, su una fisiologia giustificata dall’embriologia, Roberto Pagliaro propone e mette in pratica delle tecniche di normalizzazione aventi lo scopo di restituire una miglior mobilità alle strutture, punto cardinale in osteopatia, ma anche di re-informare l’organismo mediante vie neuronali afferenti per conseguire successivamente una risposta più fisiologica.
Questa è la base del nostro lavoro. Noi non “ricollochiamo” niente, non modifichiamo in nessun caso la posizione di un viscere: noi cerchiamo di ottenere una migliore fisiologia e pertanto un miglior funzionamento organico.
Non vi è dubbio che questo lavoro rigoroso, obiettivo, farà progredire i concetti osteopatici, e diverrà un punto di riferimento per tutti gli osteopati e per tutti coloro che s’interessano alla nostra arte e alla salute del paziente.
Si fa un gran parlare di riconoscimento della nostra professione. Pubblicazioni con tali requisiti sono utili e indispensabili per progredire su questa via.”
Maurice Audouard
Osteopathe DO MROF
Direttore del CERDO
Presidente dell’ADO